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Non sposate le mie figlie è una commedia molto divertente e piacevole che trasmetteranno nei grandi schermi dal 5 febbraio 2015.
Mercoledi 27 gennaio grande anteprima in cui molti si sono affrettati per visionare in prima assoluta il film.
Commedia leggera e genuina, dall’inizio alla fine, che coinvolge gli animi dei telespettatori catturati dall’ironia della famiglia Verneuil.
Claude e Marie Verneuil, una coppia cattolica e conservatrice, hanno quattro figlie tutte in età da marito; le prime tre convolano a nozze a distanza di un anno l’una dall’altra.
La prima sposa un ebreo, la seconda un arabo e la terza un cinese.

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Rimane solo la figlia minore per la quale i genitori vorrebbero un uomo cattolico che abbia quindi i loro stessi principi.
La loro preghiera viene esaudita e la loro figlia preannuncia il matrimonio con un cattolico, Charles, non lasciando trapelare un piccolo particolare, ossia che il colore della sua pelle è nero come la notte.

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I coniugi Verneuil rimangono molto sorpresi e amareggiati; il tutto sarà condito con un patriottismo esasperante che li porterà allo sconforto.
Ma la commedia sarà salvata da un buon bicchiere di vino contornato da due nazionalità distinte che metteranno in mostra l’essenza fondamentale: tutti siamo immigrati e abbiamo quindi gli stessi diritti perché essere umani.
Il razzismo insomma non diverrà più pregiudizio dal quale bisognerà prendere le distanze, ma esso stesso sarà la motivazione per cui dobbiamo sentirci un unicum.

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