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La quinta generazione di tecnologia sulla telefonia mobile e cellulare è un argomento molto discusso. Ne parlano politici, ingegneri, medici, industriali e imprenditori. Con il 5G il futuro cambierà radicalmente e noi vi spieghiamo come.

Da 4G a 5G un cambio epocale nel mondo delle connessioni internet

Il mondo futuristico descritto in tanti romanzi di fantascienza, dove le tutte le macchine (intese come computer e non solo) saranno interconnesse è vicino. Il 5G, che altro non è che la nuova generazione di banda larga con una velocità 20 volte superiore a quella attuale è un argomento caldissimo. Se e quando il nostro territorio sarà coperto dal 5G, tutto quello che ora facciamo con smartphone e pc sarà considerato medio evo. Sì perché non solo il 5G aumenterà tantissimo la velocità della rete ma avrà la possibilità di poter connettere molti più apparati di quelli che il 4G riesce a fare.

Col 5G verranno gestite tutte le dinamiche del futuro, dai trasporti, alla medicina, dall’insegnamento alla robotizzazione delle filiere produttive. Un mondo, quello del 5G che sembra quindi portarci un nuovo stile di vita dove sarà tutto più semplice e tutto più immediato. Ovviamente alla teoria deve poi essere accostata la pratica. In Italia sappiamo bene che c’è la fibra ottica e il 4G non ha copertura nazionale e non mancano i dubbi sui possibili rischi correlati alla sicurezza nazionale. Cosa accadrà col 5G? Se le più grandi nazioni al mondo, dalla Cina alla Russia, passando per gli USA e ovviamente per Francia, Germania e UK, avranno una maggior copertura rispetto a noi, quali saranno i problemi per lo stato italiano?

Entusiasmo e dubbi, il 5G divide gli esperti

Ovviamente quello appena citato è un argomento molto delicato e fra i punti più spinosi del 5G. Infatti il 5G è una vera e propria scommessa non solo nel mondo della tecnologia ma anche sotto l’aspetto politico. Se il nostro paese dovesse restare indietro a livello tecnologico (e già lo è) rischierebbe di perdere ulteriormente credibilità nella comunità mondiale. I dubbi sul 5G non sono soltanto legati alla “democrazia” di questa tecnologia ma anche da alcuni dubbi sulla salute. In un mondo dove l’inquinamento da radio frequenze è un tema caldo, “bombardare” ancora di più la popolazione con ulteriori onde può essere un rischio?

Oltre a quello sanitario, c’è anche il nodo della privacy che ormai è diventato un aspetto importantissimo nel mondo tecnologico: con il 5G saranno gestiti miliardi di dati sensibili ogni secondo in tutto il mondo. Chi sorveglierà sulla protezione di questi dati? Inoltre, in quali serve e in mano di chi andranno a finire i nostri dati personali che sono tutelati dalle leggi nazionali? Infatti, l’appalto delle linee 5G e della gestione dei server sicuramente aprirà un dibattito a livello di sovranità sulle strutture. Sono finiti i tempi dove bastava un certificato ssl per farci sentire tranquilli ora il gioco cambia in modo sostanziale. Impossibile ad oggi pensare che l’Italia possa portare avanti il discorso 5G da sola senza affidarsi ad altri stati.

Insomma il 5G con in una sigla così semplice e breve racchiude in realtà un mondo davvero vasto su cui discutere. Un mondo che non può essere visto in bianco o nero (ovvero chi è a favore e chi contro) ma che ha senza dubbio numerose scale di grigi. Vedremo in futuro quali saranno i nuovi sviluppi di questa vicenda tecnologica che tanto ci affascina.

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