Nel lontano 1962 il talentuoso scacchista americano Bobby Fisher stilò la sua personale classifica dei migliori 10 giocatori di scacchi di tutti i tempi.
Fischer preparò l’elenco dei suoi migliori 10 giocatori di scacchi per Frank Brady, editore e proprietario della rivista Chessworld. La rivista ebbe vita breve, infatti, dopo soli 3 numeri fu chiusa a causa di problemi finanziari. Nonostante ciò, alcuni dei contenuti di questi 3 numeri sono citati ancora oggi.
Per la stesura dell’articolo Fischer si fece aiutare da Neil Hickey, redattore generale della Columbia Journalism Review e marito di Lisa Lane, la campionessa di #scacchi femminile di lunga data degli Stati Uniti.
Dopo questa breve parentesi storica, scopriamo finalmente la #classifica dell’immenso Bobby Fisher. In basso i migliori 10 giocatori di scacchi con brevi commenti, alcuni molto critici e pungenti, dello stesso Fischer:
1. PAUL MORPHY
Probabilmente il giocatore più preciso che sia mai vissuto, avrebbe battuto chiunque anche oggi. Aveva una visione completa della scacchiera e raramente sbagliava anche se si muoveva abbastanza rapidamente. Sono continuamente estasiato dalla bellezza delle sue partite, ogni volta che le rivedo.
2. HOWARD STAUNTON
Il suo stile di gioco è molto moderno anche se ci sono poche partite brillanti. Comprendeva tutti i concetti posizionali che ora ci stanno tanto a cuore.
3. WILHELM STEINITZ
Cercava sempre linee completamente originali e non gli importava di entrare in situazioni pericolose purché fossero adatte al suo stile di gioco e vi si sentisse a suo agio.
4. SIEGBERT TARRASCH
Ha sempre seguito le sue regole. Nonostante la devozione al suo metodo, apparentemente scientifico, il suo gioco era intelligente, creativo e luminoso.
5. MIKHAIL TCHIGORIN
Il primo grande giocatore russo e uno degli ultimi della scuola Romantica. Alle volte continuava a giocare una linea considerata cattiva anche dopo che era stata confutata.
6. ALEXANDER ALEKHINE
Non è mai stato un mio idolo. Il suo stile ha funzionato per lui, ma difficilmente potrebbe funzionare per altri. Le sue concezioni erano immense, le sue idee erano a volte sconvolgenti e senza precedenti. È difficile trovare errori nei suoi giochi, ma in un certo senso considero il suo metodo di gioco sbagliato nell’insieme.
7. JOSE CAPABLANCA
Aveva la reputazione immeritata di essere il miglior giocatore vivente dei finali. Il suo trucco consisteva nel seguire varianti di apertura semplici e poi piazzare delle giocate brillanti nel mediogioco, cosi che il finale era già deciso. Con la sua tecnica poi li vinceva facilmente.
8. BORIS SPASSKY
Può sbagliare una giocata o perdere un pezzo ma non sei mai sicuro se sia effettivamente un errore o un sacrificio incredibilmente profondo. Si siede alla scacchiera con la stessa espressione inespressiva sia che stia dando scacco matto oppure che sia lui sotto scacco matto.
9. MIKHAIL TAL
Anche dopo aver perso quattro partite di fila con lui, considero ancora il suo gioco non ottimale. È sempre alla ricerca di qualche sacrificio spettacolare, un brillante colpo di scena
che gli dia la vittoria.
10. SAMUEL RESHEVSKY
Dal 1946 al 1956 probabilmente il migliore al mondo, sebbene la sua conoscenza delle aperture fosse inferiore rispetto a quella degli altri. Agiva come una macchina, calcolava ogni variazione e riusciva a trovare le mosse migliori. Spesso però aveva problemi con il controllo del tempo.
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